Nome di Battaglia Lia

Teatro della Cooperativa

Durata: 1h10m

All’interno della grande pagina della Resistenza, il quartiere di Niguarda a Milano e le donne dei suoi cortili ebbero un ruolo particolare. Niguarda si liberò il 24 aprile 1945, con un giorno di anticipo sul resto d’Italia.

E fu proprio in quel giorno che si consumò uno degli episodi più tragici della liberazione della città: colpita al ventre da una raffica di mitra di un gruppo di nazisti in fuga, moriva – incinta di otto mesi – Gina Galeotti Bianchi, nome di battaglia “Lia”, una delle figure più importanti del Gruppo di Difesa della Donna. Quest’ultimo vantava a Milano ben quarantamila aderenti, di cui oltre tremila attiviste: assisteva i militari abbandonati da un esercito allo sbando; aiutava economicamente le famiglie in cui il marito, o il padre, era nei lager o in carcere; era parte integrante dei Gruppi Volontari della Libertà e del comitato cittadino del C.L.N.; organizzava manifestazioni; forniva staffette; stampava “Noi Donne”, un foglio clandestino precursore del movimento femminista.

Nome di battaglia Lia nasce da un attento lavoro di ricerca e raccolta di testimonianze dirette del nostro recente passato: Renato Sarti costruisce un testo che, usando le parole di Lia e delle sue compagne di lotta, racconta degli eroismi anonimi delle donne, in una realtà quotidiana fatta di famiglie da accudire nella fame e nelle malattie, senza però dimenticare quelle “piccole cose” che in quegli anni bui rendevano più lieve la vita.

Crediti

testo e regia Renato Sarti
con Marta Marangoni, Rossana Mola, Renato Sarti
musiche originali Carlo Boccadoro
video BUZZ 2001
produzione Teatro della Cooperativa
con il patrocinio di:
Associazione Nazionale Partigiani Italiani
Associazione Nazionale Ex Deportati
Istituto Nazionale Ferruccio Parri
Federazione Italiana Associazioni Partigiane
Laboratorio Nazionale per la Didattica della Storia

Trailer

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